Notti di contrabbando di un lavaprua senz’appetito
lische e scarti di teste accatastate nel retrobar
tre abituées da mezzo secolo con il fegato già in saldo
un magazzino limaccioso da falò delle vanità
strano ma vero, un giorno sincero, un patapum da patatrac
il ghigno anomalo di faccia d’angelo, Rimbaud del pianobar
cinquanta piotte più le mance per una sera di deliri coronati dalla follia di una canzone tutta coi diesis
Signora Tristezza, Signora Dolore, Signora Maledizione magia di suoni, a quattro mani, a quattro piedi sul pianobar
Signora Tristezza, Signora Dolore, Signora Maledizione chiusi a sorpresa, sprangati dentro, sui tasti d’una locanda a ore
Margarita, beviamoci la vita
Margarita, beviamoci la vita
portami, portami, portami via di qua
Che rumba balli bella signora nel magazzino di questasera?
Perché sfarfalli con la tua seta, col tuo sorriso da musa inquieta?
Che gioco giochi signora bella in questa bettola da naufragio,
in quest’angolo d’autunno, in questa nebbia diperdigiorno?
Signora Tristezza, Signora Dolore, Signora Maledizione ordina e vai, consuma e vai, paga il tuo “Margarita”
Signora Tristezza, Signora Dolore, Signora Maledizione ulula e vai, pelle sbiadita, gemito in saldo: fica!
Margarita, beviamoci la vita
Margarita, beviamoci la vita
portami portami portami via di qua
Scusi, scusi è stato uno sbaglio, un cedimento da balordo
scusi, adesso riprendo, a sfarfallare su questi tasti
su questo pulpito nascosto, su questa splendida visione: lo squalo, il muro, il solito mare
e sul bicchiere saliva e sale
credits
from Canzoni della Penombra,
track released November 12, 2009
Frei Rossi - Vox & Guitar
Massi Amadori - Guitar
Valerio Corzani - Bass
Fabio Paglierani - Drums
Alessandro Ciuffetti - Sound 's Engineer